Analisi di bilancio è ancora utile?

di Giuseppe Marzo e Elena Scarpino

pubblicato in ANDAF Magazine, n. 1, 2014, pp. 32-37.

Cinque premesse per cominciare

A proposito di analisi di bilancio, è bene considerare che:

  1. la locuzione “analisi di bilancio” è chiaramente ellittica, e distoglie l’attenzione dal fatto che non si analizza il bilancio in quanto tale, ma invece oggetto dell’analisi è l’impresa, e il bilancio è impiegato come una delle tante fonti di dati disponibili;
  2. l’analisi può certamente impiegarsi tanto per cogliere l’evoluzione dei risultati dell’impresa nel corso del tempo, quanto per posizionarla rispetto ai concorrenti, assumendo così un ruolo importante per una prima valutazione della bontà della strategia competitiva perseguita dall’impresa;
  3. l’obiettivo dell’analisi di bilancio è di stimolare domande per ulteriori analisi, più che fornire risposte chiuse;
  4. una parte rilevante dei rapporti bancari e finanziari si sviluppano sulla base dell’analisi di bilancio delle imprese che chiedono affidamenti, e perciò l’analisi del bilancio assume, anche solo per questo, un ruolo importante;
  5. la disponibilità di database che raccolgono i bilanci di un numero significativo di imprese consente di svolgere con costi assai ridotti analisi che un tempo avrebbero richiesto dispendio di energie e di risorse finanziarie. Questo rende l’analisi di bilancio uno strumento particolarmente utile per le PMI, che con un impegno relativamente modesto possono acquisire dati e informazioni importanti sui propri concorrenti.

Cosa si può fare con l’analisi di bilancio

Attraverso l’analisi di bilancio si possa comunque stimolare e avviare un utile processo di riflessione incentrato su quattro aree:

  1. l’analisi del grado di equilibrio tra performance economico-finanziaria e rischio d’impresa, sia di tipo operativo, connesso al business, sia di tipo finanziario, derivante dalle politiche di finanziamento adottate;
  2. l’analisi dei concorrenti e perciò il posizionamento dell’impresa all’interno del settore mediante il confronto dei suoi risultati con quelli medi ottenuti dalle imprese del settore o della propria classe dimensionale (o con quelli del best-in-class);
  3. l’analisi, ancorché parziale, delle strategie di base che si svolgono all’interno di un settore e, tra l’altro, la determinazione del grado di importanza della dimensione aziendale per l’ottenimento di risultati superiori alla media;
  4. l’analisi di attrattività del settore.

Questo lavoro presenta un caso reale che dimostra come le analisi in merito alle quattro aree sopra indicate possano svolgersi e integrarsi in modo da visualizzare sinteticamente i risultati ottenuti. 

Qui sotto potete trovare il file pdf con l'articolo completo.

Data pubblicazione: 8/01/2024

Argomento: Analisi di bilancio